Breve pratica per l’ascolto di sè

Forma

La pratica che ti propongo è tratta dalla Danzaterapia, la puoi seguire nel momento che preferisci della giornata e ti prenderà circa 15 minuti e ti servirà soltanto uno spazio il più libero possibile per poterti muovere. Non serve sapere danzare!

Segui l’audio, ti guiderò io nel lavoro, ma sappi che non c’è un modo giusto di seguire le indicazioni, c’è il tuo modo di seguirle e va bene così. Ascolta il corpo e lascia che ogni cosa accada. Se è la prima volta che segui questo tipo di pratica è normale che inizialmente tu non sappia bene come muoverti, va bene così. Ascolta la musica, le indicazioni e trova la tua strada.

Ora iniziamo. Al termine della pratica, trovi una spiegazione teorica del lavoro e dei suoi benefici. Ho deciso di metterla dopo così che tu possa seguirla senza pre-giudizi, ma se preferisci puoi andare a leggerla subito e poi tornare qui.

La pratica corporea è finita. Ora, se ne senti il desiderio, puoi prendere un foglio e scrivere la tua forma. Puoi farlo con tre parole, le prime che affiorano nella tua mente o, se preferisci, lasciar fluire le parole. Lasciarle fluire proprio come è accaduto alle molteplici forme del tuo corpo.

Le tue forme…e il Natale

Le forme in cui ti ho guidata possono essere le infinite forme che puoi avere ogni giorno. Attraverso dei piccoli cambiamenti puoi cambiare la tua forma, il tuo modo di esserci; può bastare un nuovo appoggio, cambiare un dettaglio o invece compiere un movimento grande, ma in ogni momento ricorda che puoi cambiare la tua forma e trovare quella che ti fa stare meglio in quel momento. E ogni tuo modo di stare, di agire, ogni tuo sentire, è necessario a quello che segue. Non possiamo essere solo forme belle o perfette, ma possiamo essere forme in movimento, in evoluzione, per sperimentare e trovare il nostro modo di stare in ciò che accade, anche per stare in questi giorni spesso frenetici che precedono il Natale; possiamo forse lasciarci andare a un appoggio inaspettato, del tutto anche solo per brevi istanti, possiamo muoverci, farci guidare dal nostro corpo per trovare la forma con cui stare al meglio (che non è per forza bene) per noi in queste giornate.

Buona scoperta:)


La Danzaterapia clinica, la teoria dietro questa pratica

Il lavoro in cui ti ho guidato è tratto dalla danzaterapia clinica, pratica che nasce con Maria Fux, ballerina argentina, che mette al centro il corpo, nello spazio, nel tempo, quella della musica, e in relazione, con se stesso, con gli altri e con l’ambiente.

Il corpo è un canale che non mente, sempre autentico, che chiede solo di essere ascoltato. Lavorando con il corpo la parola è lasciata fuori dalla stanza di lavoro, per cui il corpo mosso dalla musica, sempre presente è chiamato a seguire delle semplici consegne (camminiamo, sentiamo i nostri appoggi, il corpo si apre e si chiude, la mano è un pennello che disegna) come sente che va bene per lui in quel momento. Non c’è un risultato finale da conseguire, non c’è un gesto che va bene e uno che va meno bene. C’è un ascoltarsi e un fare ciò che il corpo chiede, ciò di cui abbiamo voglia. Senza giudizio. E ovviamente non serve saper danzare!

I benefici della Danzaterapia

Se ti stai chiedendo perchè provare ti dico qualche beneficio della danzaterapia:

  • Portare attenzione al proprio corpo.
  • Acquisire consapevolezza del legame corpo mente emozioni.
  • Stare nel qui ed ora.
  • Ascoltarsi senza giudizio e prendere ciò che siamo come espressione di come siamo noi oggi in questa situazione. 
  • Sperimentare che ci sono situazioni che non dipendono da noi, ma noi possiamo trovare il nostro modo per starci dentro. 
  • Prendere consapevolezza dei nostri meccanismi, modi di agire, degli schemi che ripetiamo nel tempo. 
  • Trovare modalità nuove per stare in relazione con se stessi, con l’altro e con l’ambiente.

Ti ringrazio per essere stata qui con me e ti auguro un buon avvicinamento al Natale,

Sara